il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

16/01/18

Reddito di cittadinanza, se al Pd non sanno fare i conti e la smette di raccontare palle.io lo spiego .lo dico in parole povere, cosa è il reddito di cittadinanza

io lo spiego .lo dico in parole povere, cosa è il reddito di cittadinanza e perchè fa paura, perchè i soldi ci sono,solo che alcuni ,i soliti prendono troppo e la maggioranza dei poveri prende niente,anzi paga le tasse per mantenere gli alcuni, chi sono gli alcuni?Ma ad esempio chi prende la pensione d'oro, che ha fatto amato per prendere più di 30.000 euro al mese, mi sa che oltre al prendere ha pure fatto cose disdicevoli,tipo incassare tangenti,craxi se ne scappò per evitare la galera, e amato che le incassava sta assiso alla consulta,oltre a lui c'è una platea di culi marci che si becca 13 miliardi l'anno, adesso se ai pensionati d'oro si danno 5000 euro netti al mese non fanno la fame, Amato con 5000 euro campa ancora alla grande, il resto va redistribuito a chi fa la fame, ecco io l'ho scritto semplice, adesso per fare in modo ad esempio di chi prende 500 euro di pensione al mese abbia vita dignitosa, lo stato aggiunge al mese 280 euro con 780 euro non fai certo spese pazze,ma campi con dignità, noi questo vogliamo la dignità
Reddito di cittadinanza, se al Pd non sanno fare i conti
http://www.beppegrillo.it/2018/01/reddito_di_cittadinanza_se_al_pd_non_sanno_fare_i_conti.html

Come funziona il reddito di cittadinanza
La proposta del Movimento 5 Stelle (Ddl n. 1148/2013) prevede un trasferimento pari alla differenza tra la soglia di povertà e il reddito familiare effettivamente percepito. La misura usa l’indice di povertà monetaria individuato dall’Unione Europea nel 2014, corrispondente al 60 per cento del reddito mediano netto (in Italia 780 euro mensili, 9.360 all’anno, per un adulto single), ponderato per la composizione del nucleo familiare. In sostanza, si individuano redditi minimi per tutte le diverse composizioni familiari. Se un particolare nucleo familiare non arrivasse a quella soglia, lo stato verserebbe un contributo pari alla differenza tra i due valori (il cosiddetto poverty gap).
Secondo l’audizione dell’Istat sul Ddl, in base ai dati 2015, le famiglie beneficiarie sarebbero 2 milioni e 759 mila, per un totale di circa 8,3 milioni di persone. Il costo stimato dall’Istituto nazionale di statistica è di 14,9 miliardi. Mentre per l’Inps sarebbe di 30 miliardi (audizione del presidente Tito Boeri alla commissione Lavoro del Senato). Un’altra stima è stata data su lavoce.info da Francesco Daveri e Massimo Baldini, secondo cui le famiglie beneficiarie della misura sarebbero 4,9 milioni con un costo per lo stato di circa 29 miliardi di euro.

Nessun commento: